Nata nel 1962, l’autostrada Salerno – Reggio Calabria è diventata tristemente nota per i disagi a causa dei numerosi cantieri, l’ultimo dei quali è stato chiuso nel 2016.
L’autostrada Salerno – Reggio Calabria è un tratto della rete autostradale italiana; denominata anche ‘autostrada del Mediterraneo‘, viene identificata dal codice ‘A2′. Essa rappresenta la continuazione verso sud della tratta autostradale Napoli – Salerno (A3) ed è gestita dall’ANAS.
Storia dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria
Le prime ‘tracce’ di un progetto per la costruzione di una tratta autostradale che congiungesse Salerno e Reggio Calabria risale agli anni Trenta. Nel 1934, la AASS (Azienda Autonoma Statale della Strada) redige un Piano Regolatore che prevede, tra le altre, la costruzione di un’arteria autostradale tirrenica: Livorno – Civitavecchia – Salerno – Reggio Calabria. Il progetto, però, resterà tale e non verrà mai realizzato.
Negli anni del Secondo Dopoguerra, bisogna attendere il 1955 affinché venga messo nuovamente nero su bianco un progetto per realizzare un’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Con la cosiddetta ‘legge Romita‘ viene approvato un piano di investimenti da 100 miliardi di lire, destinati ad implementare un programma della durata di dieci anni che prevede anche un tratto di autostrada a due corsie per senso di marcia da Salerno a Reggio Calabria. La legge, però, prevede solo lo studio delle possibilità realizzative di questa soluzione che, come la precedente, non trova concretizzazione.
Nel 1961, grazie all’approvazione della ‘legge Zaccagnini‘, all’ANAS viene assegnato il nuovo Piano di costruzioni stradali e autostradali, ed in particolare la costruzione e la gestione della futura Salerno – Reggio Calabria, che dovrà essere un’autostrada aperta e senza pedaggio. I lavori iniziano l’anno seguente, il 21 gennaio 1962, alla presenza dell’allora presidente del Consiglio dei Ministri Amintore Fanfani.
Nel corso degli anni Sessanta, i lavori procedono a buon ritmo: nel 1967, 125 km di autostrada sono stati già costruiti ed aperti al traffico mentre nei due anni successivi vengono aperti i tratti tra Lagonegro e Gioia Tauro. I primi problemi si registrano agli inizi degli anni Settanta: nel 1972 una frana nei pressi di Lagonegro danneggia due viadotti (Taggine e Sirino), determinando la chiusura di un tratto dell’autostrada (tra il km 131 ed il km 132) con deviazione e strozzatura del percorso: questo disagio durerà per oltre quarant’anni.
Nel 1974 i lavori sono conclusi e l’intera tratta è aperta al traffico; il costo dell’opera raggiunge i 368 miliardi di lire. A causa dell’interruzione sul Sirino al km 131, nei pressi di Lagonegro, la nuova autostrada viene battezzata da incompleta.
I decenni successivi sono caratterizzati per lo più dallo stanziamento di ingenti fondi per l’adeguamento o l’ammodernamento delle varie strutture che si dipanano lungo la A2. Nel 1987, il governo presieduto da Bettino Craxi approva un finanziamento da un miliardo di lire per lavori urgenti; dieci anni dopo, il governo Prodi approva uno stanziamento di seimila miliardi per l’ammodernamento dell’autostrada: in particolare, si prevede di aggiungere una terza corsia di marcia per i primi 53 km (da Salerno a Sicignano degli Alburni) e di mettere in sicurezza il restante segmento autostradale, mediante una serie di interventi specifici.
Nel 1999 il Cipe, tramite la delibera n. 49, unifica tutti gli interventi previsti qualche anno prima. I lavori vengono divisi in 77 lotti e realizzati secondo una scansione temporale progressiva, in base all’erogazione delle risorse economiche. Nel frattempo, l’ANAS è diventato un ente pubblico e nel 2001, la Legge Obiettivo n. 433 approvata dal governo Berlusconi predispone la riorganizzazione della cantierizzazione dell’autostrada. Un primo ‘macrolotto’ che prevede l’ammodernamento di quasi 30 km di autostrada in provincia di Salerno, tra Sicignano degli Alburni e Atena Lucana, viene inaugurato nel 2003 e completato nel 2008, con un costo di 500 milioni di euro.
Nel 2014 vengono completati i lavori che consentono di eliminare la strozzatura all’altezza del Sirino: l’intervento – che riguarda 31 km di autostrada da Padula-Buonabitacolo a Lauria – costa un miliardo di euro.
Il 2015 è un anno agrodolce: il 2 marzo, il crollo della campata del viadotto Italia provoca la morte di un operaio e la chiusura dell’autostrada in entrambe le direzioni. A fine luglio, superata l’emergenza grazie ad un rapido intervento dell’Anas, il tratto di autostrada viene riaperto e per la prima volta sull’intera tratta si registra un solo cantiere inamovibile (lungo 3 km). Dopo altri interventi, a dicembre 2016 viene aperta la Galleria Larìa che mette fine ai lavori sulla autostrada A2 Salerno – Reggio Calabria.
Tracciato, pedaggio e svincoli
Il tracciato della Salerno – Reggio Calabria va da Fisciano (sede di un grande plesso universitario) al capoluogo calabrese.
Per quanto riguarda le uscite autostrada Salerno – Reggio Calabria, gli svincoli sono i seguenti:
- Fisciano – Mercato San Severino
- Lancusi – Baronissi Nord
- Baronissi Sud
- Salerno
- San Mango Piemonte
- Pontecagnano
- Montecorvino Pugliano – Pontecagnano Sud
- Battapiglia
- Eboli
- Campagna
- Contursi Terme – Postiglione
- Sicignano – Potenza
- Petina
- Polla
- Atena Lucana
- Sala Consilina
- Bonabitacolo – Padula
- Lagonegro Nord
- Lagonegro Sud
- Lauria Sud
- Laino Borgo
- Mormanno – Laino Castello
- Campotenese
- Morano Calabro – Castrovillari Nord
- Frascineto – Castrovillari
- Frimo – Sibari – Saracena
- Altomonte
- Tarsia Nord – Spezzano Terme
- Tarsia
- Torano Castello – Bisignano
- Montalto Uffugo – Rose
- Rende – Cosenza Nord
- Cosenza
- Rogliano
- Altilia – Grimaldi
- San Mango d’Aquino
- Falerna
- Lamezia Terme
- Pizzo Calabro
- Sant’Onofrio – Vibo Valentia
- Vazzano
- Gerocarne – Soriano Calabro
- Mileto
- Rosarno
- Gioia Tauro
- Palmi
- Bagnara Calabra
- Scilla
- Santa Trada
- Villa San Giovanni.
Il costo per percorrere la A2 è nullo, poiché per gli automobilisti non è previsto il pagamento del pedaggio autostrada Salerno – Reggio Calabria.
L’intera tratta è connessa ad altre arterie autostradali ed extraurbane; nello specifico, si tratta di:
- Autostrada A2 diramazione Napoli
- Autostrada A3 Napoli – Salerno
- Tangenziale di Salerno
- Raccordo Autostradale 5 Sicignano – Potenza
- Strada Statale 598 di Fondo Valle d’Agri
- Strada Statale 653 della Valle del Sinni
- Strada Statale 534 di Cammarata e degli Strombi
- Strada Statale 107 Silana Crotonese
- Strada Statale 18 Tirrena Inferiore
- Strada Statale 106 Jonica
- Strada Provinciale ex Strada Statale 522 di Tropea
- Strada Statale 713 Serra San Bruno
- Strada Statale 739 di Bagnara Calabra
- Tangenziale di Reggio Calabria.
Autostrada Salerno – Reggio Calabria distributori GPL e metano
Lungo la A2 sono presenti numerosi distributori di GPL e metano; per rifornire la propria autovettura di gas è necessario recarsi presso le aree di servizio che si trovano nei pressi delle seguenti località:
- Baronissi Est e Ovest (GPL e metano)
- Salerno Ovest (GPL)
- Campagna Est (GPL)
- Sala Consilina Est (GPL)
- Tarsia Est e Ovest (GPL)
- Rende Est (GPL)
- Sant’Eufemia Est (GPL)
- Villa San Giovanni Est e Ovest (GPL).
Fonte foto: https://www.facebook.com/dario.mangone.3